La Regione approva il manuale per la gestione delle allerte

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Il documento spiega chi deve intervenire e con che modalità nelle varie situazioni di emergenza.

Annunciato ai primi di settembre, è stato adottato oggi il «Piano speditivo» di Protezione civile, manuale tecnico-operativo con le istruzioni a tutti i soggetti coinvolti nella gestione delle allerte meteo e di criticità idrogeologica, dalle prefetture ai sindaci, dall’Enel all’Anas. Il documento contiene le procedure di alletramento del sistema regionale di protezione civile per rischio meteorologico, idrogeologico e idraulico.

«Il Manuale operativo chiarise chi fa che cosa, fornisce certezza nella catena di comando», spiega l’assessore all’Ambiente Donatella Spano, «e risponde alla necessità di fornire a tutti i soggetti del sistema di protezione civile regionale uno strumento chiaro e snello per la gestione del rischio e dell’incertezza che intrinsecamente lo caratterizza e costituisce un riferimento fondamentale per la pianificazione dell’attività di protezione civile a livello comunale e provinciale».

L’adozione del Manuale, che supera una direttiva assessoriale del 2006, segue l’attivazione nell’ottobre scorso del Centro fuzionale decentrato (Cfd) della Protezione civile, sistema di raccolta e interpretazione di dati meteo e idrografici del territorio di fondamentale importanza sia nella previsione di eventi potenzialmente calamitosi sia nell’emergenza. L’isola era una delle poche regioni che ancora non ne era dotata e questa carenza ha pesato nella gestione della devastante alluvione del 18 novembre scorso.

Con il Manuale operativo la Sardegna – sottolinea la Regione – muove un ulteriore passo per migliorare il suo sistema di protezione civile regionale e di sicurezza della popolazione e del territorio. L’attività del Cfd è garantita dall’Arpas, per l’area meteorologica, e dalla direzione genrale della protezione civile, per quella idrologica. Nella fase sperimentale, che si concluderà a dicembre, il Centro sarà affiancato dal Dipartimento della Protezione civile nazionale.

Dal 1 gennaio 2015 il Cfd della Sardegna potrà operare in autonomia. Il Manuale adottato con una delibera di Giunta è stato elaborato da un tavolo tecnico coordinato dalla direzione generale della Protezione civile, cui hanno partecipato rappresentanti di Arpas, Adis (Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna), Corpo forestale, Ente Foreste, Direzione generale dei Lavori pubblici, Anci Sardegna ed Enas-Ente acque della Sardegna.

da: www.lanuovasardegna.it