Violenti temporali in mezza Sardegna. La situazione più grave a Macomer dove un anziano è stato salvato in tempo dai Vigili del Fuoco prima che l’acqua lo sommergesse assieme alla sua auto nel sottopasso ferroviario di Santa Maria. Altre auto sono rimaste imprigionate e sommerse in altri sottopassi, dove i conducenti hanno fatto in tempo a salvarsi.
Una autentica bomba d’acqua ha messo a dura prova l’intero apparato fognario della cittadina del Marghine, scantinati, attività produttive (la Neverland Stampe digitali di via Cesare Battisti ha subito danni per 10 mila euro), ma sopratutto i sottopassi e vie cittadine.
Circa due ore intense di pioggia, (iniziata attorno alle 16 e terminata alle 18), che ha impedito gli automobilisti di entrare nell’ingresso nord, dove si è formato un fiume in piena. Sono saltati i pozzetti e i Vigili del Fuoco hanno dovuto lavorare sodo per far defluire l’acqua.
Scantinati allagati e chiusi tutti i cinque sottopassi, tra cui quello che collega il corso Umberto, la via principale della cittadina, con il viale Nenni, quindi con piazza Sant’Antonio. Subito è scattato l’allarme, col sindaco Antonio Succu che ha messo in moto l’intero apparato comunale contro le calamità naturali (il cosiddetto Coc).
In azione oltre ai Vigili del Fuoco, polizia e carabinieri, i barracelli, quindi la protezione civile. Nei posti più critici anche gli amministratori comunali, col sindaco Antonio Succu e l’assessore Giovanni Lai.
“Una autentica bomba d’acqua- dice il sindaco- che ha messo a dura prova l’apparato viario della nostra cittadina. Ho provveduto a convocare il Coc e chiamare le forze dell’ordine, con carabinieri, polizia, polizia stradale e gruppi di volontari, con l’ufficio tecnico e quanto altro”.
Si contano i danni, che sono ingenti, anche alle 18 la situazione era tutta sotto controllo.
Anche Olbia è stata investita da un violento temporale e, in serata, diverse strade della città gallurese sono rimaste allagate, così come il sottopasso di via Amba Alagi. Non c’è staa nessuna allerta, ma il ricordo del nubifragio del 2015 è ancora troppo vivo, e la gente ha avuto paura.
Infiltrazioni di aria fresca in quota determinano instabilità pomeridiana, localmente anche accentuata come accaduto attorno alle 15 nel Parteolla dove alcune stazioni di rilevamento amatoriali ubicate attorno a Dolianova hanno registrato fino a 50 mm di pioggia con conseguenti allagamenti.
Alle 16.30 erano ancora in atto numerosi focolai temporaleschi, i più intensi di color arancio nell’immagine radar e localizzati in Barbagia. I rovesci insisteranno anche nelle ore notturne sui settori orientali dell’isola.
La giornata di domani si preannuncia sulla falsa riga di quella odierna: le schiarite del mattino lasceranno il posto durante le ore più calde del giorno ad estesi annuvolamenti provenienti dalle zone interne con rovesci e temporali che dalla Barbagia potranno spingersi fino al Cagliaritano come indicato dal modello ad alta risoluzione prodotto da Sardegna Clima.
I primi giorni della prossima settimana vedranno ancora una spiccata instabilità pomeridiana sui settori centro meridionali dell’Isola con l’attenzione sempre rivolta al peggioramento più organizzato previsto tra giovedì e venerdì.
Intanto la Protezione civile ha emesso un avviso di criticità ordinaria (gialla) per l’Iglesiente, Campidano e tutta la fascia Sud Orientale.
“Dal pomeriggio di oggi e per le successive 24-30 ore – si legge – si prevedono sulla Sardegna rovesci o temporali localmente di forte intensità. I fenomeni saranno più probabili nelle ore più calde della giornata mentre una maggiore persistenza si avra’ sulla sardegna orientale ove si potranno raggiungere in 24 ore cumulati localmente elevati”.
di: Francesco Oggianu, Matteo Tidili, Caterina Fiori
da: www.unionesarda.it