Il vortice polare sprofonda sull’Europa Centrale

LOBO

Avevamo anticipato, ad inizio mese, un ritorno a condizioni prettamente invernali, evidenziando possibili forti anomalie geopotenziali negative sull’Europa centrale e Mediterranea. Un primo assaggio invernale lo abbiamo avuto in occasione dell’affondo di aria fredda polare sul Mare Nostrum a partire dalla seconda metà della settimana scorsa. Aria fredda che ha scavato, una dopo l’altra, basse pressioni sul Mediterraneo e apportato rovesci e nuove nevicate sui monti sardi.

Attualmente, l’evoluzione del minimo depressionario sullo Ionio-Egeo e la contemporanea stazionarietà dell’alta pressione delle Azzorre in Atlantico determina l’ingresso di fredde correnti nord orientali sulla nostra isola le quali manterranno le termiche attorno alla media del periodo almeno sino alla giornata di mercoledì.

Successivamente il comparto europeo sarà impegnato in una profonda e molto estesa ondulazione meridiana in grado di far sprofondare  un lobo del vortice polare tra le isole britanniche e la Scandinavia.  Una configurazione davvero spettacolare, d’altri tempi, quella che verrà ad instaurarsi a partire dalla giornata di giovedì: la roccaforte dell’alta pressione delle Azzorre resterà ancorata in Atlantico e nel contempo una profonda circolazione depressionaria (valori pressori al suolo fino a 960hPa) centrata tra le isole britanniche e il Mare del Nord (un vero e proprio lobo del vortice polare) calamiterà sull’Europa centrale masse d’aria fredda polare marittima. La zona di origine di tali masse d’aria sarà indicativamente situata tra Labrador e Groenlandia. Come da definizione si tratterà di aria molto fredda nella media/alta troposfera (valori termici a 500hPa inferiori a -30°C) e non eccessivamente fredda nella bassa troposfera (valori termici a 850hPa attorno ai 0°C/-2°C). Tuttavia, per tale motivo, verrà esasperato il gradiente termico verticale incentivando intensi moti convettivi e fenomenologia temporalesca. Sarà quindi molto interessante seguire l’evoluzione nei prossimi giorni e osservare la reazione del Mediterraneo all’ingresso delle correnti polari. Appare infatti molto probabile la formazione di minimi secondari, piuttosto profondi, sottovento alla catena alpina.

La modellistica GM analizzata conferma, ormai da più runs, la tendenza all’ingresso di correnti polari sul Mediterraneo tuttavia esistono ancora delle incertezze sulla futura posizione dei minimi secondari sul Mediterraneo i quali ovviamente determineranno le aree maggiormente interessate dalle precipitazioni.

Riepilogando, sino alla giornata di mercoledì prevarranno deboli o al più moderate correnti di grecale che apporteranno (specialmente tra oggi e domani) deboli e isolati fenomeni sui settori orientali della nostra isola, con nevicate sopra i 700metri. Giovedì si registrerà il cambio di circolazione con lo sprofondamento del lobo del vortice polare sull’Europa centrale. Inizialmente verrà richiamata aria mite ed umida atlantica (già giovedì si registreranno le prime precipitazioni), la quale verrà poi sostituita progressivamente da correnti più fredde polari marittime. Per ulteriori dettagli vi richiamiamo ai prossimi aggiornamenti.

di: Matteo Tidili

da: www.sardegna-clima.it

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