FREDDO IN AUMENTO, MA QUANTE POSSIBILITÀ DI NEVE?

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Archiviata la prima irruzione fredda artica polare, accompagnata da fenomeni diffusi sospinti da una forte ventilazione occidentale e nord occidentale e nevicate a quote via via più basse (sino a 600m/700m), la Sardegna al momento vive una parentesi temporanea di bel tempo.

L’evoluzione verso la Grecia del minimo depressionario ed il contemporaneo allungamento dell’alta pressione delle Azzorre verso le alte latitudini europee in direzione della Scandinavia, determina il richiamo di fredde correnti nord orientali dai connotati più continentali. Le isoterme alla quota di 850hPa (1450m) oscillano tra i -6°C del nord e -5°C del sud, con conseguente quota neve attorno a 400m/600m.

Il Mar Mediterraneo, di certo non abituato ad accogliere masse d’aria cosi fredde e ancora caratterizzato da temperature superficiali sopra la media del periodo di circa 1,5°C/2°C, reagirà nelle prossime ore all’irruzione gelida. La risposta del Mare Nostrum ad avvezioni fredde, come spesso abbiamo potuto osservare in passato, è ancora difficilmente inquadrabile dai principali centri di calcolo mondiale almeno fino a 2/3 giorni dall’evento. Su SardegnaClima abbiamo pertanto evitato di alimentare facili e premature speranze nevose nei lettori indicando inizialmente la linea di tendenza ed attendendo i modelli ad alta risoluzione, LAM, per una previsione di maggior dettaglio e con maggiori possibilità di realizzazione.

Nelle ultime ore i principali centri di calcolo mondiale hanno apportato le ultime e decisive correzioni, le quali faranno sicuramente gioire gli amanti della neve siciliani che dalle prossime ore vedranno copiose nevicate ed accumuli abbondanti anche lungo le coste (Trapani e Palermo in primis). E la Sardegna? Il minimo di pressione, inizialmente atteso nei mari attorno alla Sardegna, prenderà forma nello Ionio, molto distante da noi e non in grado di apportare fenomenologia diffusa ed importante. La Sardegna beneficerà parzialmente del Tirreno effect: le fredde correnti nord orientali, transitando su termiche superficiali marine fino a 18°C, enfatizzeranno il gradiente termico verticale incentivando in tal modo l’attività convettiva.

Cosa dobbiamo aspettarci per domani e San Silvestro?

Nella giornata di domani prevarranno cieli soleggiati su buona parte della Sardegna, specie nei settori occidentali. Sui versanti orientali, specialmente in Gallura e Baronia, si registrerà l’ingresso dal mare di nuclei nuvolosi accompagnati da rovesci, al più moderati lungo le coste, con quota neve attorno ai 200m/300m. Ad 850hPa si oscillerà dai -6,5°C del nord Sardegna ai -5°C del sud.

Più interessante l’evoluzione per la giornata di San Silvestro quando il minimo ionico si approfondirà ulteriormente incrementando il gradiente barico  nord sud. Si intensificheranno pertanto le correnti nord orientali favorendo un più deciso ingresso dell’aria fredda verso la nostra regione. Il Tirreno, sopramedia termica, favorirà lo sviluppo di fenomenologia convettiva che verrà sospinta nel corso della giornata verso la Sardegna orientale dove i fenomeni potrebbero risultare più organizzati. Ad 850hPa entreranno isoterme di -8°C sul nord dell’isola e di -6,5°C nel sud e la colonna atmosferica sarà tale da garantire precipitazioni nevose, laddove si verificheranno, fino a 100m/200m. Nel corso della giornata la quota neve calerà ulteriormente e in occasione dei fenomeni più intensi i fiocchi potrebbero raggiungere la costa sulla Gallura, Baronia ed Ogliastra.

Si consiglia di seguire il nowcast: le eventuali sorprese bianche dipenderanno da locali rovesci in avvicinamento dal mar Tirreno, specialmente nella giornata del 31.

 

di: Matteo Tidili

da: www.sardegna-clima.it