Mostruoso Anticiclone fino ad inizio febbraio. E poi? Ultime novità meteo

SUPER ANTICICLONE DI FINE GENNAIO – L’incubo meteo di quest’inverno è puntualmente tornato, dopo che si pensava avessimo definitivamente voltato pagina. Una nuova fase anticiclonica è già iniziata da qualche giorno e si preannuncia davvero duratura. Si tratta quindi di un ritorno a quelle condizioni meteo che hanno prevalso così a lungo negli scorsi mese: dicembre era infatti trascorso con l’alta pressione che aveva causato una siccità record (vedi qui), oltre all’emergenza inquinamento. Ora, dopo la recente parentesi artica, si è appunto riproposto l’anticiclone con una configurazione simile a quella dicembrina: le perturbazioni, pilotate dal flusso zonale, transitano a latitudini settentrionali ed il promontorio anticiclonico è continuamente alimentato da un Vortice Polare di nuovo compatto.

SICCITA, E’ METEO ANOMALO INVERNALE – La persistenza dell’attuale situazione si andrà a tradurre in temperature più alte del normale, soprattutto di giorno: le maggiori anomalie, dovute all’afflusso d’aria più calda d’origine sub-tropicale, si avvertiranno maggiormente in montagna, mentre sulle pianure tenderanno ad accentuarsi le inversioni termiche favorevoli al ritorno di nubi basse e nebbie sempre più fitte. Sarà questo il trend di fine mese: i giorni della Merla, quelli che dovrebbero essere secondo la tradizione più freddi dell’anno, avranno quest’anno una parvenza quasi primaverile. Le perturbazioni, perlomeno i sistemi nuvolosi più organizzati, staranno ben alla larga dall’Italia. Solo l’Arco Alpino sarà lambito da qualche incursione perturbata che potrà produrre fenomenologia solo oltre i confini.

QUANDO UNA SVOLTA METEO? – C’è da chiedersi quando sperare in un cambiamento, perché questa nuova fase anticiclone rappresenta la mazzata, forse definitiva, al decollo dell’inverno e soprattutto del turismo invernale in montagna, penalizzato dalla penuria di neve e dal clima eccessivamente mite. La persistenza del campo d’alta pressione, supportato dal caldo anomalo in quota, sarà poi particolarmente negativa anche per l’inquinamento, che aumenterà ulteriormente nelle grandi città. Novità importanti non dovrebbero concretizzarsi per i prossimi 6-7 giorni. Ipotesi di cambiamento si possono intravedere solo dopo il 3 febbraio, quando l’alta pressione potrebbe andare incontro ad un cedimento forse solo parziale ad opera di una saccatura atlantica. Si avrebbe quanto meno il ritorno di perturbazioni con qualche pioggia.

CONCLUSIONI – A febbraio ci sarebbe tutto il tempo per qualche episodio di freddo e maltempo invernale, sarebbe impensabile che l’anticiclone perduri senza sosta come avvenuto per tutto dicembre. Tuttavia l’Italia soffre da molti mesi soprattutto forte una penuria di precipitazioni, particolarmente evidente al Centro-Nord e Sardegna. Questo a causa della prevalente assenza di perturbazioni atlantiche, generalmente confinate troppo a nord.

 

di: Mauro Meloni

da: www.meteogiornale.it

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