Se l’inserimento del vortice freddo in penetrazione dalla Francia dovesse verificarsi un po’ più ad est rispetto a quanto previsto attualmente dai principali modelli, la neve in Valpadana potrebbe sfondare un po’ più ad est, coinvolgendo ad esempio in modo più netto l’ovest della Lombardia e forse anche la pianura emiliana occidentale.
Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad un balletto continuo ad ogni emissione, sia perchè prevedere la formazione di un minimo depressionario a sud delle Alpi per il modello non è mai impresa facile, sia perchè non si riusciva esattamente a calcolare il punto di frenata della corrente a getto e di conseguenza l’esatta traiettoria del vortice sulla Francia.
Non dimentichiamo che più sopraggiunge ariafredda in quota congiuntamente al vortice e più si ha possibilità che il suolo risponda con vortici anche abbastanza profondi e la risposta del Mediterraneo, mare di per sè tiepido, di solito non si fa attendere.
Avere sulla testa più aria fredda, invece che lasciarla scivolare sulla Francia, potrebbe insomma avere rispondenze maggiormente nevose per il nord, anche in un contesto termico non propriamente favorevole alla conservazione dei fiocchi sino alla pianura.
La media del modello americano proposti suggerisce che la previsione più probabile è quella da noi già indicata qui:
http://meteolive.leonardo.it/news/In-primo-piano/2/arriva-la-neve-in-pianura-sul-piemonte-e-nel-varesotto-/48683/
con la neve limitata a Piemonte, Valle d’Aosta e fondovalle alpini in genere, ma se osserviamo i 12 scenari su 20 scelti come campione di raffronto, beh, un po’ di incertezza sembra ancora poterci essere.
Seguite pertanto gli aggiornamenti…
da: www.meteolive.leonardo.it