È stato l’ottobre più caldo di sempre Per il globo quasi un grado in più

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ll 2014 è sopra la media degli ultimi 134 anni, il mese di ottobre è il più caldo mai misurato. E nel 2015 arriva El Niño

In questo ottobre appena passato nel mondo ha fatto caldo come mai prima. O, meglio, per essere precisi: l’ ottobre del 2014 ha fatto registrare temperature record da quando nel mondo hanno avuto inizio le rilevazioni, ovvero dal 1880. Lo certificano in tanti.

Riscaldamento degli oceani

I dati federali del Noaa (U.s. National Oceanic and Atmosferic Administration), prima di tutti, ma anche il Tokyo Climate Center e persino la Nasa, confermano un record del quale non si sa se essere felici, visto che è stato stabilito “grazie” al riscaldamento degli oceani.

Oltre mezzo grado in più nel 2014

I dati federali ci dicono che la temperatura globale della terra combinata con quella degli oceani fra gennaio ed ottobre è stata di 0.68 gradi centigradi (ovvero 1.22 gradi Fahrenheit) superiore alla media del XX secolo, che è stata di 14.1 gradi centigradi (57.4 Fahrenheit).

Sul mese, tre quarti di grado

In ottobre di quest’anno il valore della temperatura è stato invece di 0.74 gradi centigradi (1.33 Fahrenheit) superiore alla media del XX secolo, che è stata di 14 gradi centigradi (57.1 Fahrenheit).

I due emisferi

Un aumento di temperatura che è stato equamente distribuito fra il nord e il sud del pianeta. Nel senso: nell’emisfero sud del pianeta questo ottobre passato è stato il più caldo da quando viene misurato, in quello nord è stato semplicemente il più tiepido.

E nel 2015 arriva El Niño

Era già successo sei mesi fa. La stessa identica cosa. In maggio lo stesso organismo federale aveva lanciato i dati del record del maggio più caldo del mondo da quando sono cominciate le rilevazioni delle temperature. Il climatologo del Georgia Tech Kim Cobb lo aveva detto: continueranno i record. E non sono ancorafiniti, visto che per il prossimo anno ci aspetta El Niño, un riscaldamento dell’Oceano Pacifico orientale.

 

di: Alessandra Arachi

da: www.corriere.it